collezionare v. tr. [der. di collezione] (io collezióno, ecc.). – Raccogliere in una collezione: c. francobolli, stampe antiche, autografi; scherz. e iron., c. bocciature, sconfitte, umiliazioni, subirne in gran numero.
collezióne s. f. [dal lat. collectio –onis, der. di colligĕre «raccogliere» (comp. di con– e legĕre «cogliere»), part. pass. collectus]. –
1. Raccolta ordinata di oggetti della stessa specie, che abbiano valore o per loro pregio intrinseco o per loro interesse storico o artistico o scientifico o semplicemente per curiosità o piacere personale: fare c. di francobolli, di monete, di medaglie; una c. di quadri, di statue, di cammei; c. di vasi, di porcellane, di pipe; c. di libri, di manoscritti, d’autografi; possedere una ricca c.; scherz., fare c. di spropositi, farne parecchi, spec. scrivendo; e ugualmente: fare c. di sconfitte, di bocciature, ecc.
2. estens. Collana di opere letterarie o scientifiche pubblicate da un editore: la c. oxoniense dei classici latini; la c. degli «Scrittori d’Italia».
3. Insieme di modelli che formano la produzione di un sarto per una stagione.
4. In matematica, talora sinon. di insieme, spec. nel caso di insiemi finiti.
5. fig., fam. Riunione di persone: una bella c. di birbanti; anticam. in senso più serio.
6. ant. Il raccogliersi, l’accumularsi, di cose: la c. o intasamento di materia nella parte convessa del fegato (Redi). ◆ Dim. collezioncina, collezioncèlla; pegg. collezionàccia.